la versione di este

28.2.05

papaboys

entra anche tu nei papaboys!!

angolo tropicale

25.2.05

carovita

(goldfrapp - hairy trees)

per cercare quantomeno di scalfire la granitica routine lavorativa quest'oggi abbiamo scansato la mensa anziendale (che vuol dire in alternativa kutlet, sì è proprio la cotoletta, o una sottospecie di filetto di merluzzo impanato accompagnati, immancabilmente, da due pallette di patate bollite, il resto dell'offerta è semplicemente indicibile) per provare nuove esperienze. la meta: un'emanazione polanda della megacatena americana di supermercati tesco dove è possibile pure magnare. il menu non è dei più vari, ma meglio non fare troppo i difficili. la foto meno minacciosa sembra quella di un cosciotto di pollo arrosto e, aiutandomi col ditino, la indico alla signora alla cassa. questa cerca di articolare un discorso più complesso ma con scarsissimi risultati perchè non posso che indicare nuovamente la foto dicendo "ieden" (uno). pronunciato il sospirato "tak" si gira e mi prepara il piatto che comprende anche una pagnotta e una cocamedia. per la prima volta nella (mia) storia la foto esposta non corrisponde alla realtà per difetto, infatti al posto di un cosciotto c'è esattamente metà pollo che si rivela più che dignitoso (oltre che abbondante).

quanto per il disturbo? l'equivalente di 1,6€ (uno virgola sei euro)

compagni di viaggio (segue)

(zwan - baby let's rock)

il personaggio alla mia destra è di tutt'altro tipo: carnagione olivastra, sui 35 anni, baffi neri, discreto tonnellaggio, faccia lievemente butterata, camicia con 2-3 bottoni aperti, set composto da catenazza, rolex e anello d'oro al completo, sguardo ed espressione praticamente immobili ed imperturbabili. le sue origini si sono palesate quando mentre il capitano si scusa per il ritardo (la colpa viene data alle condizioni atmosferiche, cioè la neve... effettivamente è solo un mese e mezzo che nevica di continuo, chi se l'aspettava che avrebbe nevicato pure oggi?) lo sento bofonchiare "coño 'e tu madre". non è mai bello saltare a conclusioni affrettate, ma insomma... diciamo che gli manca solo il tesserino del cartello di medellin, ma è anche vero che è difficile che chi ce l'ha se lo appenda alla giacca. visto che di cravatte ne ho abbastanza e non mi sono mai piaciute quelle colombiane, la lotta per il bracciolo si conclude in un paio di miei timidi tentativi che si infrangono senza lasciare traccia, spero. per il resto del viaggio non muove praticamente un muscolo, non dorme, non legge, non prende da bere nè da mangiare. un'ora di stasi completa.
dopo all'atterraggio a monaco aspetta diligentemente che si spenga il segnale di cinture allacciate per alzarsi, raccogliere la sua borsa di pelle e mettersi in coda per uscire. esce da davanti mentre io approfitto della successiva apertura del portellone posteriore e quindi ne perdo le tracce.

o così pensavo (speravo).

lunedì sera, mentre sto facendo il check-in in albergo, le porte automatiche si aprono e lo vedo entrare... (continua? spero di no)

24.2.05

jump! jump!

mi raccomando, partecipate numerosi al world jump day, conto su di voi!! insieme ce la possiamo fare

scusi, per il cimitero?

(beck - devil's haircut)

martedì, ore 20.30 (circa), per le strade di bielsko biala, polonia meridionale.
tra i fiocchi di neve scorgiamo una figura che cammina sul marciapiede. freno, accosto, tiro giù il finestrino, breve cenno con la mano (accompagnato da un "excuse me"), ok ho catturato la sua attenzione: "for the graveyard (se, figuriamoci...), hemm cmentarny (boh, io ce provo)?" la sua espressione (una signora di una 40 di anni con il viso che spunta dal cappuccio contornato di pelo della giacca arrossato dal freddo, o dalla vodka) passa da un "certo ditemi pure anche se non penso riusciremo a comunicare data l'incompatibilità delle nostre rispettive lingue" a un "ma vi sembra il momento di mettersi a scherzare, con questo freddo poi, su certe cose non si scherza che porta male, tiè", beh, almeno ci siamo capiti. accenna ad andarsene stizzita (ed intirizzita) ma i miei richiami in spezzoni di varie lingue mischiati a casaccio la fanno tornare sui suoi passi. "cmentarny?" "tac tac, cmentarny" (per i non addetti ai lavori, tac vuol dire sì, no comment please) e a gesti infarciti di parole incomprensibili fa capire che in realtà non ci siamo molto lontani, basta girare lì e poi lì. "gencuie!! dobranoz" (grazie!! buona notte)
seguo le indicazioni ed effettivamente ci eravamo vicini.

martedì, ore 15.00, in un ufficio di bielsko biala, polonia meridionale.
moi: "minchia stasera c'è real-juve, e io che faccio??"
vit: "cioè?"
moi: "lascia stare vitellozzo, è quella roba dove una ventina di miliardari corrono dietro ad una sfera di cuoio su un prato, è un po' lunga da spiegare..."
vit: "..."
moi: "appunto"
jan: "beh perchè non la guardi?"
moi: "coooooosaaa????"
jan: "beh, vai in un pub e la guardi"
moi: "..."
moi: "effettivamente non è una cattiva idea, saresti così gentile da indicarmene uno in cui la danno?"
jan: "certo, ecco qua, ti faccio la cartina per arrivarci, è facilissimo"
moi: "grazie mille"
moi: "però, è proprio di fianco al cimitero!"

ps: per la cronoca, dopo decine di bestemmie l'abbiamo pure trovato ma davano il liverpool...

23.2.05

compagni di viaggio

(casino royale - crx)

"Everywhere I travel, tiny life. Single-serving sugar, single-serving cream, single pat of butter. The microwave Cordon Bleu hobby kit. Shampoo-conditioner combos, sample-packaged mouthwash, tiny bars of soap. The people I meet on each flight? They're single-serving friends"

la citazione forse un po' scontata è da fight club.
mi è venuta in mente venerdì scorso a 24.000 piedi di altezza (come si è premurato di informarmi il pilota) in un punto indeterminato tra cracovia e monaco. la gentile compagnia di volo germanica, per inagurare la nuova release della "carta dei diritti del passeggero" ha pensato bene di farmi partire con un'oretta e mezzo di ritardo facendomi perdere la successiva coincidenza per turine e in più mi ha piazzato nella posizione più scomoda possibile, cioè nel posto tra il finestrino e il corridoio dove bisogna lottare per un posticino su *entrambi* i braccioli (la mia tattica consiste nel far cadere il gomito dall'alto facendolo scorrere sullo schienale in modo da incunearsi prima di quello del rivale e piano piano fare leva conquistando cm preziosi).
il mio single-serving friend di sinistra è un tipo giaccacravattato molto nervoso che appena seduto ha tirato fuori 2 cellulari identici e ha iniziato alcune procedure di controllo e ri-controllo di vari numeri in rubrica su entrambi i telefoni accennando qualche volta a portarseli all'orecchio per alcuni millisecondi prima di spegnerli entrambi. l'esito non deve averlo soddisfatto perchè proprio mentre stanno ripetendo per l'ennesima volta che tutti i "mobile phones" devono essere "completely switched off" un po' di nascosto ne tira fuori uno, lo riaccende, compone in fretta un numero e lo rispegne, questa volta definitivamente. tutto ciò non fa però che aumentare il suo disagio che manifesta detergendosi l'inesistente sudore dalla fronte, aggiustandosi il perfetto nodo della cravatta, controllando di avere lo schienale perfettamente verticale e con una serie di tic facciali che non credevo compatibili con la vita. tutta questa serie di attività se da un lato crea in me uno stato di leggera ansia dall'altro rende la conquista del bracciolo un gioco da ragazzi. l'ultimo gesto degno di menzione lo compie tirando fuori una copia (rimediata non so in che modo) de "il giornale". subito due(3) pensieri:
  1. allora te la meriti la vita infame che conduci
  2. quasi quasi gli dico che se vuole gli posso passare un pezzo di carta da culo usata, di sicuro ci troverà meno stronzate sopra
  3. desisto dai miei propositi perchè la "lettura" sembra calmarlo e poi in fin dei conti il bracciolo è stato conquistato
la mia attenzione si può ora spostare sul personaggio alla mia destra... (2 b continued)

17.2.05

buon natale!



beh, cosa c'è? solo perchè siamo oltre metà febbraio non vuol dire che dobbiamo togliere le decorazioni, con quello che ci sono costate!!!

16.2.05

scarpe italiane

15.2.05

ipse dixit

(turin brakes - full of stars)

anche da queste parti esiste l'agghiacciante usanza delle riunioni (di lavoro) che si protraggono oltre i 20 min, soglia oltre la quale, nel 95% dei casi, la mia attenzione è pari a quella di una scimmietta con un casco di banane nascosto nella stanza.
quando ero ancora un pivello alle prime armi cercavo di combattere la tendenza all'occhio cadente ma mi sono presto reso conto che era una battaglia persa in partenza. la seconda fase è stata quella del: se non li puoi battere unisciti a loro, e quindi impostavo un'espressione neutra di ordinanza, sceglievo un punto su cui concentrarmi e mi dedicavo all'attenta osservazione degli effetti del tempo in quella ristretta porzione di spazio mentre in testa scorrevano le classiche immagini del deserto coi cespugli che rotolano. ma come tutte le cose anche questa fase era destinata a essere superata. mi sono detto: no, è sbagliato buttare il tempo in questa maniera, devo trovarmi un'occupazione alternativa, un hobby. visto che il bricolage, il modellismo o la filatelia oltre ad interessarmi quanto il 95% delle riunioni sono difficili da nascondere/giustificare sul luogo di lavoro ho iniziato a raccogliere il meglio di quanto le mie povere recchie sono state costrette a sentire (con l'esternalità positiva di dare l'impressione di prendere appunti e di interessarsi alla discussione, due piccioni con un solo colpo di fucile). ecco una prima selezione:
  • è uno molto committato sull'azienda
  • non accettano la road map di contingency (??)
  • sai, roberta fa il part-time orizzontale
  • il cristo che bypassa tutto
  • qui ci esce un workflow della madonna
  • bisogna stare attenzione
  • io le mail lunghe le apro e le chiudo subito, mi rifiuto di leggerle, mi fanno venire mal di testa
  • la scintilla che fa traboccare il vaso

14.2.05

beh?! è un lavoro come un altro


IMG_0608, originally uploaded by estefito.

11.2.05

luca&paolo polacchi


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"alla fine qui hanno la stessa merda che abbiamo noi, ci sono solo delle piccole differenze"

10.2.05

mi sento strano ultimamente


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9.2.05

vacanze italiane


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(the black keys - till i get my way)

e se me ne volessi tornare in italia? beh, niente di piu' semplice, basta andare tra la la spagna e la polska.



ps: wlochy -> italia (e la l con la sbarretta si pronuncia "u")

8.2.05

qui giace este


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(fun loving criminals - lost it all)

l'arrivo in albergo mi riserva la "sorpresa" di una camera nuova.
lati positivi:
- benvenuto sul televisore (come già docuementato) che fa sempre piacere
- lettone doppio (almeno in apparenza)
- pavimento del bagno e appendiasciugamani riscaldati (sono quelle cose che quando le provi poi tornare indietro sarà dura)
- divanone con annesso tavolozzo di degne dimensioni (non so bene a cosa mi serviranno ma fanno la lora porca figura) + 3 sedie (dopo 20 min di permanenza erano già sommerse da vari strati di capi di vestiario ma qualcosa ci dovrò pur fare, no?)

lati negativi:
- il lettone è in realtà composto da 2 letti singoli affiancati e quindi non solo in mezzo è impossibile stare ma, non contenti, sotto il copriletto hanno messo due piumoni singoli...
- le lampade situate ai piedi del letto conferiscono un aspetto di camera mortuaria di cui non sentivo particolare bisogno
- il rumore del riscaldamento è simile a quello del 737 che mi ha portato in terra pollonese

home sweet home #2


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4.2.05

il bar della palestra


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3.2.05

dalla finestra, in questo momento


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tamarri polacchi


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2.2.05

le prime chiavi

(kasabian - l.s.f.)

un commento del boss mi induce a controllare le chiavi di ricerca che hanno portato ignari visitatori su questa paginetta.
che dire: a quanto pare l'amico colin farrell (scritto male, cioè farrel con una l sola) viene ricercato prima ubriaco (a gennaio) e poi nudo (a febbraio). è un po' più difficile immaginare cosa si aspettasse di trovare chi ha digitato "pollonese" o "dawson aleksander" su google, spero che almeno lui/lei abbia trovato ciò che cercava...

nostalgia?? #2

(rem - i don't sleep, i dream)

il poco tempo impiegato per cambiarmi per la cena non mi impedisce di assistere ad uno stralcio di lavitaindiretta (a quando lamorteindiretta di tutti 'sti zozzoni?) in cui si annuncia con grande enfasi un servizio su: la promessa di matrimonio di tina cipollari (giuro che è il nome che ho sentito). io non so chi sia sta tina e certamente non lo voglio sapere ma, beh, complimenti veramente...
il tasto rosso in alto a destra evita di inacidirmi il sangue ulteriormente.

1.2.05

un paio di salti negli anni '80

(elio e le storie tese - psichedelia)

mentre siamo immersi nella nebbia a -16° verso tychy
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un po' di calore ci viene fornito da un sms di aga che ci informa: "serata anni '80, le mie amiche sono vestite come delle puttane". la notizia (o almeno una parte di essa) viene accolta con un ovazione da noi inguaribili ottimisti. sulle ali dell'entusiasmo arriviamo a destinazione in un soffio.
- ad accoglierci all'ingresso c'è "self control" di raf
- una guardia socialista in alta uniforme distribuisce tessere alimentari che ci spiegano essere dei facsimile di quelle che il regime passato (buono e compassionevole) rilasciava e che dava diritto alla vodka e alle sigarette (papierosy).
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- l'sms aveva ragione anche sulla seconda parte... (ma non in senso positivo): le ragazze si sono sparate in faccia qualche chilo di vernice e sono in modalità madonna dei primi tempi (cercasi susan disperatamente per intenderci), i ragazzi esibiscono cravatte sottilissime e giacche improponibili
- una birra media costa 1 euro e mezzo
- sopra un vaso un scritta dice: per ogni cetriolo (sottaceto) un bicchiere di vodka gratis
- i boccali di birra occupano ogni cm quadrato dei tavolini
- la selezione musicale spazia da McHammer a Sabrina Salerno, da Ghostbusters a Eye of the Tiger
- la serata è divertente anche se scatta la solita trappola polacca: a ballare ci sono solo giovani fanciulle sul tarantolato andante, alcune più carine altre meno, ovviamente, ma è una scena che non lascia indifferenti e ci si butta in mezzo. ogni tanto si unisce qualche giagazzo che da spettacolo con coreografie abb impegnative e anche la guardia dell'ingresso ci da dentro, ma cmq ce ne sarebbe per tutti abbondantemente. in cosa consiste la trappola? un occhio più attento e distaccato avrebbe notato che al bancone e ai tavoli la situazione è diametralmente opposta, sono popolati solo da fanciulli che trangugiano birra a tutto spiano e simulano indifferenza su quello che succede intorno. la situazione cambia quando iniziano i lenti: tutte le coppie si ricompongono come per magia e in 3 min sembra di essere tornati al tempo delle mele. è giunto il momento di suonare la ritirata.