compagni di viaggio (segue)
(zwan - baby let's rock)
il personaggio alla mia destra è di tutt'altro tipo: carnagione olivastra, sui 35 anni, baffi neri, discreto tonnellaggio, faccia lievemente butterata, camicia con 2-3 bottoni aperti, set composto da catenazza, rolex e anello d'oro al completo, sguardo ed espressione praticamente immobili ed imperturbabili. le sue origini si sono palesate quando mentre il capitano si scusa per il ritardo (la colpa viene data alle condizioni atmosferiche, cioè la neve... effettivamente è solo un mese e mezzo che nevica di continuo, chi se l'aspettava che avrebbe nevicato pure oggi?) lo sento bofonchiare "coño 'e tu madre". non è mai bello saltare a conclusioni affrettate, ma insomma... diciamo che gli manca solo il tesserino del cartello di medellin, ma è anche vero che è difficile che chi ce l'ha se lo appenda alla giacca. visto che di cravatte ne ho abbastanza e non mi sono mai piaciute quelle colombiane, la lotta per il bracciolo si conclude in un paio di miei timidi tentativi che si infrangono senza lasciare traccia, spero. per il resto del viaggio non muove praticamente un muscolo, non dorme, non legge, non prende da bere nè da mangiare. un'ora di stasi completa.
dopo all'atterraggio a monaco aspetta diligentemente che si spenga il segnale di cinture allacciate per alzarsi, raccogliere la sua borsa di pelle e mettersi in coda per uscire. esce da davanti mentre io approfitto della successiva apertura del portellone posteriore e quindi ne perdo le tracce.
o così pensavo (speravo).
lunedì sera, mentre sto facendo il check-in in albergo, le porte automatiche si aprono e lo vedo entrare... (continua? spero di no)
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