bbpd #2
(koop - waltz for koop)
sabato mattina, come da programma, si parte per la gita. il gruppo è composto dal vitellozzo, da una sua amica inglese arrivata la sera prima e dal sottoscritto. cl ha preferito rimanersene in albergo a sonnecchiare.
la giornata si preannuncia soleggiata e "fresca".
la meta è un paesello chiamato oswiecim (che *tutti* conoscono, ma ne parlerò in un'altra occasione) situato a 3/4 d'ora da bb in mezzo alla (ridente?) campagna polacca. arrivarci non è difficile e delle operazioni di guida si incarica il vitellozzo. appena lasciata la strada principale ci si immette in una stradina di campagna molto tranquilla, tutta dritta e senza traffico. improvvisamente vediamo spuntare, quasi all'orizzonte, un omino che prima sembra indicarci e poi espone una paletta facendoci segno di accostare.
inizia così il secondo incontro con il bielsko biala police department.
appena ci avviciniamo scopriamo che l'oggetto con cui ci aveva indicati era la famigerata pistola radar per la misurazione della velocità. ovviamente nessuno dei due pulotti parla una parola di una lingua conosciuta ma quando fa vedere sul display 80 km/h non c'è molto da aggiungere. dobbiamo aspettare qualche minuto perchè stanno finendo la procedura con un altro automobilista polacco fermato in precedenza che sembra molto incazzato. finite le sue pratiche questo se ne riparte sgommando e vedo balenare negli occhi del polizziotto un lampo che purtroppo passa subito, un bell'inseguimento me lo sarei gustato volentieri.
adesso abbiamo tutta la loro attenzione.
mentre siamo lì che mostriamo patenti, libretti, certificati di noleggio etc etc con la coda dell'occhio vedo una minuscola vecchietta che si sta avvicinando alla macchina procedendo a velocità moooolto ridotta caratterizzata da una evidente rigidità nei movimenti. le operazioni per la multa procedono piuttosto lentamente anche perchè di tanto in tanto il poliziotto ci rivolge qualche domanda che viene recepita solo dal suo collega che se ne sta seduto in macchina ad oziare. nel frattempo la vecchina è arrivata fin dove siamo noi e senza pensarci due volte inizia a parlare fittamente con il poliziotto. dopo un paio di minuti di conciliabolo si gira e fa per andarsene. probabilmente non aveva valutato l'ostacolo presentato da una leggera salitella che è necessario affrontare per riprendere il suo precedente cammino, fatto sta che date le sue condizioni sembra un ostacolo insormontabile ed è in chiara difficoltà. da buon samaritano il vitellozzo la cinge con i suoi braccioni e la aiuta a risalire la china. la vecchina ringrazia (quello riusciamo a capirlo) ed esce di scena.
riportiamo la nostra attenzione sul poliziotto che ci porge i nostri documenti e ci fa cenno di andare. non posso evitare di notare che ha anche stracciato quella che avrebbe dovuto essere la nostra multa. ringraziamo a nostra volta, salutiamo, ritorniamo in macchina e, *lentamente*, ripartiamo.
non sapremo mai cosa ha raccontato la vecchina.
sabato mattina, come da programma, si parte per la gita. il gruppo è composto dal vitellozzo, da una sua amica inglese arrivata la sera prima e dal sottoscritto. cl ha preferito rimanersene in albergo a sonnecchiare.
la giornata si preannuncia soleggiata e "fresca".
la meta è un paesello chiamato oswiecim (che *tutti* conoscono, ma ne parlerò in un'altra occasione) situato a 3/4 d'ora da bb in mezzo alla (ridente?) campagna polacca. arrivarci non è difficile e delle operazioni di guida si incarica il vitellozzo. appena lasciata la strada principale ci si immette in una stradina di campagna molto tranquilla, tutta dritta e senza traffico. improvvisamente vediamo spuntare, quasi all'orizzonte, un omino che prima sembra indicarci e poi espone una paletta facendoci segno di accostare.
inizia così il secondo incontro con il bielsko biala police department.
appena ci avviciniamo scopriamo che l'oggetto con cui ci aveva indicati era la famigerata pistola radar per la misurazione della velocità. ovviamente nessuno dei due pulotti parla una parola di una lingua conosciuta ma quando fa vedere sul display 80 km/h non c'è molto da aggiungere. dobbiamo aspettare qualche minuto perchè stanno finendo la procedura con un altro automobilista polacco fermato in precedenza che sembra molto incazzato. finite le sue pratiche questo se ne riparte sgommando e vedo balenare negli occhi del polizziotto un lampo che purtroppo passa subito, un bell'inseguimento me lo sarei gustato volentieri.
adesso abbiamo tutta la loro attenzione.
mentre siamo lì che mostriamo patenti, libretti, certificati di noleggio etc etc con la coda dell'occhio vedo una minuscola vecchietta che si sta avvicinando alla macchina procedendo a velocità moooolto ridotta caratterizzata da una evidente rigidità nei movimenti. le operazioni per la multa procedono piuttosto lentamente anche perchè di tanto in tanto il poliziotto ci rivolge qualche domanda che viene recepita solo dal suo collega che se ne sta seduto in macchina ad oziare. nel frattempo la vecchina è arrivata fin dove siamo noi e senza pensarci due volte inizia a parlare fittamente con il poliziotto. dopo un paio di minuti di conciliabolo si gira e fa per andarsene. probabilmente non aveva valutato l'ostacolo presentato da una leggera salitella che è necessario affrontare per riprendere il suo precedente cammino, fatto sta che date le sue condizioni sembra un ostacolo insormontabile ed è in chiara difficoltà. da buon samaritano il vitellozzo la cinge con i suoi braccioni e la aiuta a risalire la china. la vecchina ringrazia (quello riusciamo a capirlo) ed esce di scena.
riportiamo la nostra attenzione sul poliziotto che ci porge i nostri documenti e ci fa cenno di andare. non posso evitare di notare che ha anche stracciato quella che avrebbe dovuto essere la nostra multa. ringraziamo a nostra volta, salutiamo, ritorniamo in macchina e, *lentamente*, ripartiamo.
non sapremo mai cosa ha raccontato la vecchina.
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